Disturbi Correlati a Sostanze

I Disturbi Correlati a Sostanze comprendono disturbi secondari all’assunzione di una sostanza di abuso (incluso l’alcool), agli effetti collaterali di un farmaco e all’esposizione a tossine. In questo manuale, il termine sostanza può riferirsi a una sostanza di abuso o a una tossina. Anche molti farmaci prescritti e da banco possono causare Disturbi Correlati a Sostanze. I sintomi si verificano di solito ad alti dosaggi del farmaco e normalmente scompaiono quando il dosaggio venga abbassato o il farmaco sia sospeso. Tuttavia, vi può essere a volte una reazione idiosincrasica ad una singola dose. I farmaci che possono causare Disturbi Correlati a Sostanze includono (ma non sono limitati a): anestetici e analgesici, anticolinergici, anticonvulsivanti, antistaminici, antiipertensivi e farmaci vascolari, antimicrobici, antiparkinsoniani, agenti chemioterapici, corticosteroidi, farmaci gastrointestinali, miorilassanti, farmaci antiinfiammatori non steroidei, altri farmaci da banco, antidepressivi e disulfiram.

Anche l’esposizione ad un ampio spettro di altre sostanze chimiche può condurre allo sviluppo di un Disturbo Correlato a Sostanze. Le sostanze tossiche che possono causare Disturbi Correlati a Sostanze includono (ma non sono limitati a): metalli pesanti (per es., piombo o alluminio), veleni per topi contenenti stricnina, pesticidi contenenti nicotina, o inibitori dell’acetilcolinesterasi, gas nervini, glicoletilene (antigelo), ossido di carbonio e anidride carbonica. Le sostanze volatili (per es., benzina, vernice) sono classificate come “inalanti” se usate a scopo di intossicazione; esse sono considerate “tossine” se l’esposizione è accidentale o è parte di un avvelenamento volontario. I più comuni sintomi associati all’uso di sostanze tossiche sono le turbe cognitive o dell’umore, benché si possano manifestare ansia, allucinazioni, deliri o crisi epilettiche. I sintomi di solito scompaiono quando il soggetto non è più esposto alla sostanza, ma la risoluzione dei sintomi può richiedere settimane o mesi, e può rendere necessario un trattamento.

I Disturbi Correlati a Sostanze si dividono in due gruppi: i Disturbi da Uso di Sostanze (Dipendenza da Sostanze e Abuso di Sostanze) e i Disturbi Indotti da Sostanze (Intossicazione da Sostanze, Astinenza da Sostanze, Delirium Indotto da Sostanze, Demenza Persistente Indotta da Sostanze, Disturbo Amnestico Persistente Indotto da Sostanze, Disturbo Psicotico Indotto da Sostanze, Disturbo dell’Umore Indotto da Sostanze, Disturbo d’Ansia Indotto da Sostanze, Disfunzione Sessuale Indotta da Sostanze e Disturbo del Sonno Indotto da Sostanze).

 

Vie di somministrazione La via di somministrazione di una sostanza è un fattore importante nel determinare i suoi effetti (inclusi l’arco di tempo necessario allo sviluppo dell’Intossicazione, la probabilità che la sua assunzione possa produrre modificazioni fisiche associate ad Astinenza, e la possibilità che l’uso conduca a Dipendenza o Abuso). Le vie di somministrazione ad assorbimento più rapido ed efficiente nel torrente circolatorio (per es., intravenosa, fumo o “snorting”) ( “Snorting” è un termine entrato nel gergo che significa letteralmente: “tirar su, una sostanza, per via nasale”, nel gergo italiano è presente il termine “sniffare”.N.d.T.). tendono a provocare una intossicazione più intensa e tendono più facilmente a instaurare una modalità di assunzione della sostanza a dosi crescenti che conduce a Dipendenza. Queste vie di somministrazione comportano una rapida cessione di una grande quantità della sostanza all’encefalo, e quindi sono associate a livelli più elevati di consumo della sostanza e ad una maggiore probabilità di effetti tossici. Per esempio, una persona che assuma amfetamine per via venosa ha maggiori probabilità di consumare rapidamente grandi quantità della sostanza, e pertanto di rischiare un’overdose, rispetto a una persona che assuma amfetamine solo per via orale.

 

Rapidità d’azione all’interno di una classe di sostanze Le sostanze che agiscono rapidamente sono più adatte di quelle ad azione lenta a produrre una immediata intossicazione e a condurre a Dipendenza o ad Abuso. Per esempio, poiché il diazepam e l’alprazolam hanno entrambi effetti ad insorgenza più rapida del fenobarbital, essi possono conseguentemente condurre più facilmente a Dipendenza o ad Abuso.

 

Durata degli effetti La durata degli effetti associata a una particolare sostanza è pure importante nel determinare il decorso dell’Intossicazione e il fatto che l’uso della sostanza possa condurre a Dipendenza o ad Abuso. Le sostanze ad azione relativamente breve (per es., certi ansiolitici) hanno potenzialmente maggiore tendenza a sviluppare Dipendenza o Abuso rispetto alle sostanze ad azione simile con durata d’azione più lunga (per es., phenobarbital). L’emivita della sostanza rispecchia in parallelo le caratteristiche dell’Astinenza: maggiore sarà la durata d’azione della sostanza, e maggiori saranno l’intervallo di tempo fra la cessazione e l’inizio dei sintomi di astinenza e la durata prevedibile dell’Astinenza. Ad esempio, per l’eroina l’esordio dei sintomi acuti di astinenza è più rapido che per il metadone, mentre la sindrome da astinenza è meno persistente. In genere, più lungo è il periodo acuto di astinenza meno intensa tende ad essere la sindrome.

   

Disturbi mentali associati 

L’uso di sostanze è spesso una componente del quadro sintomatologico di disturbi mentali. Quando si ritiene che i sintomi siano una conseguenza fisiologica diretta di una sostanza, viene fatta diagnosi di Disturbo Indotto da Sostanze. I Disturbi Correlati a Sostanze presentano anche comunemente comorbidità con molti disturbi mentali (per es., Disturbo della Condotta negli Adolescenti; Disturbi Antisociale e Borderline di PersonalitàSchizofreniaDisturbi dell’Umore) e ne complicano il decorso e il trattamento.